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11 ottobre 1985 - 11 ottobre 2025
Sono passati 40 anni da quella che molti storici considerano la più forte affermazione di autonomia politica dell'Italia nel dopoguerra: la crisi di Sigonella.
Il 13 ottobre 2025 alle ore 17:00 a Villa Gallia Como (DA MOSCA A SIGONELLA. SOCIALISMO RIFORMISTA E GUERRA FREDDA) parleremo anche di questo con Bobo Craxi, Luca Michelini e Giovanni scirocco
Un episodio che mise alla prova i rapporti tra Italia e Stati Uniti e affermò con forza la sovranità italiana.
Le cause della crisi
Nell'ottobre 1985 la nave da crociera Achille Lauro fu dirottata da quattro terroristi palestinesi.
Durante il sequestro venne ucciso un passeggero ebreo-americano, Leon Klinghoffer, evento che ebbe grande risonanza internazionale.
Dopo giorni di trattative, i terroristi si arresero alle autorità egiziane e furono imbarcati su un aereo civile egiziano diretto fuori dall'Egitto.
Gli Stati Uniti, irritati per la possibilità che i responsabili potessero sfuggire alla giustizia americana, intercettarono l'aereo e lo costrinsero ad atterrare nella base NATO di Sigonella (Sicilia), territorio però sotto giurisdizione italiana.
Lo scontro sulla pista
Una volta atterrato, l'aereo fu circondato dalle forze speciali statunitensi (Delta Force), con l'intento di catturare i terroristi.
Il governo italiano, guidato da Bettino Craxi, reagì immediatamente: inviò i Carabinieri e reparti militari italiani, che a loro volta circondarono gli americani.
Si arrivò così a una notte di tensione, con i due eserciti schierati faccia a faccia sulla pista, pronti a uno scontro armato.
Craxi ribadì al presidente Ronald Reagan che i dirottatori si trovavano su suolo italiano e quindi sarebbero stati processati in Italia.
Le conseguenze
La crisi si concluse senza spargimento di sangue: gli Stati Uniti si ritirarono e i terroristi furono presi in custodia dalle autorità italiane.
L'episodio ebbe importanti ricadute politiche e diplomatiche:
Affermazione della sovranità italiana. L'Italia dimostrò di saper agire in piena autonomia, anche contro la volontà di Washington.
Consenso interno. La fermezza di Craxi fu ampiamente condivisa in Italia, anche se suscitò divisioni nella maggioranza di governo.
Tensione con gli Stati Uniti. I rapporti Roma-Washington si raffreddarono temporaneamente, ma vennero ricuciti con una successiva visita ufficiale di Craxi negli USA.
Ruolo nel Mediterraneo. L'Italia rafforzò la sua immagine di mediatore nel dialogo con i Paesi arabi e con l'OLP.
La notte di Sigonella rimane una delle pagine più simboliche della politica estera italiana del dopoguerra: un raro momento in cui Roma affermò con decisione la propria indipendenza dagli Stati Uniti.